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Resoconto Evento con Celeste Pansardi 1 Aprile

Pubblicato il: 05 April 2017 - Categoria: Rassegna stampa

Resoconto a cura di Luca De Lellis - Addetto Stampa dell'Associazione

Una presentazione in grande stile, oltre che preziosa occasione di incontro e scambio culturale sul consolidato asse Basilicata-Emilia Romagna, per l’uscita del nuovo libro della storica Celeste Pansardi dal titolo “Atmosfere e luci di antichi borghi”.

E’ stato questo, e molto altro, l’evento promosso dall’Associazione dei lucani di Bologna sabato 1 aprile, che ha visto sfilare sul palco del Teatro Guardassoni il presidente del Consiglio comunale di Bologna Luisa Guidone e il presidente del Consiglio della Regione Basilicata Franco Mollica, oltre al direttore generale del Parco Nazionale dell’Appennino lucano Vincenzo Fogliano e a Maria Teresa Merlino, consulente della comunicazione Pnal, i quali, insieme alla scrittrice e al presidente dell’associazione Giuseppe Panzardi, hanno dato luogo a un dialogo a più voci su temi sociali, storici e politici prima dell’atteso, tradizionale, buffet lucano di fine serata.

“Atmosfere e luci di antichi borghi” (Dibuono Edizioni), è dunque l’evocativo titolo del libro con cui la storica lucana Celeste Pansardi ha voluto raccontare di “sorprendenti scoperte… da un viaggio nella Valle del Noce”, facendo idealisticamente entrare il pubblico del Guardassoni all’interno dello storico Palazzo Filizzola di Nemoli, per ripercorrere circa duecento anni di storia della sua famiglia e della comunità locale. Dunque un viaggio temporale, attraverso parole e immagini suggestive e preziose, per riannodare le fila di usi e costumi che meritano una riscoperta all’interno della memoria collettiva poiché, come ha sottolineato la stessa autrice, “questo libro parte dalla necessità di conservare in modo efficace il ricordo e la memoria, valore aggiunto della nostra quotidianità che abbiamo il dovere/piacere di portare avanti, poiché se non abbiamo un passato non ci può essere futuro”. E allora ecco le curiosità di costume dell’epoca come le gite ai bagni, i linguaggi, le espressioni e le nomenclature ormai cancellati, la cultura del cibo di un tempo che fu e persino sprazzi di moda contemporanea attinti da una copia di Vogue risalente a quasi due secoli fa, per mezzo di un viaggio in quei ricordi “tutti legati al giardino della propria infanzia”.

A fare da sfondo la Valle del Noce, quella suggestiva parte di territorio tra la Basilicata sud-occidentale e la Calabria tirrenica che per la stessa Luisa Guidone (di origini calabresi e oggi figura di primo piano della politica sotto le due torri) rappresenta “ciò che per un bolognese è San Luca quando fa ritorno nel capoluogo: il luogo che lo fa sentire a casa”. In rappresentanza del Pnal, Vincenzo Fogliano e Maria Teresa Merlino hanno sottolineato proprio gli aspetti naturalistici di quei “ventinove borghi dell’Appennino lucano che rappresentano, ognuno a suo modo, uno scrigno di tesori storici e architettonici e tradizioni che raccontano di una geografia e un’antropologia dal valore quasi magico”. Appassionato e coinvolgente, infine, l’intervento del presidente del Consiglio della Regione Basilicata, Vincenzo Mollica, il quale ha espresso a lucani e bolognesi presenti in via D’Azeglio la propria, personale visione di una terra, quella lucana, “da vivere attraverso tutti e cinque i sensi in virtù di un turismo non di massa e che, proprio per questa ragione, è unico nel panorama italiano”, e ha identificato in Matera, passata in sessant’anni da “vergogna d’Italia” a “capitale della cultura”, il simbolo del riscatto e della trasformazione in atto nell’intera regione.

 

Luca De Lellis - ADDETTO STAMPA ASSOCIAZIONE