La Festa degli auguri, consueto appuntamento dell’Associazione culturale Circolo dei lucani di Bologna, è andata in scena sabato 16 dicembre con un pranzo pre-natalizio nella suggestiva cornice del ristorante agriturismo Corte dell’Opera di Gherghenzano (San Giorgio di Piano).

Giunto alla 22esima edizione, questo evento che fa un po’ da spartiacque tra gli eventi e gli incontri già proposti dall’associazione nell’anno che sta finendo, e quelli in preparazione per l’anno che sta per iniziare, non ha certo tradito le attese. Location, menu, invitati e personalità lucane e bolognesi rappresentative del tessuto sociale del capoluogo emiliano, hanno infatti permesso lo svolgimento di un evento che ha soddisfatto le esigenze di grandi e… piccini. E sì, perché la mascotte del pranzo di Natale 2017 è stata proprio la nuova arrivata Rosa, appena tre settimane di vita, figlia di uno dei soci del circolo lucano, Domenico Lavermicocca, in un ideale passaggio di testimone con Ludovico, il bimbo del presidente Panzardi, privato nell’occasione dello scettro di… più piccolo della compagnia.

Tra una portata e l’altra, spazio alla poesia di Gerardo Renna, originario di Banzi e, soprattutto, ad una ricca lotteria che vedeva in palio numerosi prodotti tipici dell’enogastronomia lucana, grazie alla partecipazione di alcune aziende della Basilicata produttrici di olio, vino, pane e altre specialità culinarie locali.

Dopo i saluti del consigliere regionale della Basilicata Francesco Mollica, impossibilitato a presenziare al pranzo, e il messaggio del Deputato Gianluca Benamati, che non ha potuto partecipare per gli impegni parlamentari dell’ultimora, il battesimo istituzionale è stato garantito dal consigliere regionale Stefano Caliandro. “Venendo qui e attraversando questo territorio così diverso da quello del nostro Sud – ha spiegato il consigliere di origini pugliesi – ho percepito quello che potrei definire il vero e proprio “ius soli” dell’associazione lucana di Bologna; quella capacità, cioè, di creare un ideale intreccio tra la volontà di integrarsi nel tessuto sociale locale, e la forza di proporsi e proporre alla comunità locale idee, strumenti e caratteristiche tipiche della lucanità, per un’interazione e un interscambio che arricchisce chi accoglie ma, nondimeno, anche chi è accolto”.

Luca De Lellis

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