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La Festa degli Auguri è sicuramente da ricordare tra gli eventi più belli e significativi dell' Associazione, sempre più partecipata e viva ! Quest'anno, oltre alla consueta impeccabile organizzazione ed alla prelibatezza dei piatti tradizionali gustati, la festa è stata arricchita da un bellissimo e poetico ritratto Lucano che l'amico Michele Adamo ci ha voluto regalare. Lo riportiamo integralmente qui di seguito per condividerlo con coloro che non hanno potuto partecipare. Grazie Michele !!
Una strana terra la Lucania....la scopri e l’apprezzi meglio solo dopo decenni che ne stai lontano, tanto da desiderare di tornarci per non lasciarla mai più. Ci ho vissuto fino a 17 anni e però devo confessare di aver capito subito che si trattava di una terra straordinaria. La gente diceva: “qua sole l’acqua ie bona, ma sole l’acqua nun te face campà”. Non era vero, l’acqua era buonissima... corretto, ma non erano da meno L’aria non inquinata, il clima ideale per una vita salubre, la frutta e gli ortaggi genuini per profumi e sapori, le pietanze che nobilmente onoravano le tavole dei poveri e dei ricchi sempre insuperabili, le amicizie sincere, i rapporti affettuosi, la pace garantita, il divertimento lecito e positivo e gli affetti sempre con il cuore generoso con occasioni di grandiosità. In Lucania di amaro c’è solo il meraviglioso digestivo che brilla per dolcezza e questo sapore acre-dolce forse è lo stemma vero della Lucanità,....spesso terra di povertà , è vero ma anche povertà farcita di giovialità, di sorrisi , di dolcezze, di serene amicizie e di una familiarizzazione a tutti i costi come cemento sociale per costituire gruppi eterogenici in unica, forte e grande famiglia.......e quando non è possibile con i rapporti di una familiarizzazione diretta fino alla procuginanza sempre molto invocata e con evidenti forzature, si ricorre alla comparità per battesimo, per cresima, per matrimonio con legami più forti di quelli della familiarità stessa. Ha valore anche la comparità di osteria solo per il fatto di aver l’abitudine quotidiana di bere a merenda qualche bicchieruccio insieme. E’ difficile dire no ad un lucano quando ti invita a mangiare le orecchiette e i cruschi e quando ti offre la sua amicizia. Attenzione! ogni rifiuto fa correre il rischio di perderne la stima, a me è successo.
Sabato primo dicembre al Circolo Lucano di Bologna con la scusa di farci gli auguri per le prossime festività, sono stati festeggiati proprio questi valori ed ecco perché è venuta fuori una festa tra le più riuscite degli ultimi anni. La zampogna, l’organetto, la tarantella, le specialità lucane del Ristorante di Fiore......quelle della tradizione vera, i dialoghi in dialetto forbiti e pieni dei contenuti di umanità sincera e verace e le recite di Antonio Petrocelli, che da grande attore ha saputo intrattenere e meravigliosamente la platea con notevole successo. Anche io ho letto una mia modesta composizione sull’ uomo lucano che vi vi trasmetto.
Il Lucano Michele Adamo
U LUCANE
U LUCANE IE’ NU PRINCIPE SENZA CASTIELLE
E MARAVIGLIE PECCHE’,
PURE SENZA CAVALLE,
SE FACE PURTA’ D’U VIENDE
E’ IE’ CAPACE D’ARRIVA’ PURE ‘N PARAVISE
E, CUANNE ARRIVE,
‘NCE SAPE REMANE’.
TENE L’ANIME SEMPE APPEZZECATE
E LENPUSSEBBELE NU LLU SCURAGGE.
SAPE ACCOGLIE A GENTE
SAPE SEMPE TRUVA’ A BELLEZZE,
PURE ‘NDI FOGLIE CA CADENE
E ‘NDI LASCREME CA CHIOVENE
PE DULURE PERO’ DA UOCCHIE DUCE,
L’UOCCHIE DU LUCANE.
IE’ FORTE
PECCHE’ SAPE CA ‘NDRETE ALLU SCURE
‘NC’E’ SEMPE U SOLE.
A VITE A VEDE SEMPE CULURATE
E LE PIACE STA CITTE
E FACE RICCHE U SELENZIE C’U SURRISE.
ACCUSSI’ SE SENTENE MEGLIE
I RUMURE DA NATURA,
CAPISCE MEGLIE
I DULURE DA GENTE
E POTE MEGLIE LAVURA’,
U PENSIERE
U FACE SEMPE SCI PE CCUNTE SUE
PECCHE’ U METTE CCHIU’ VECINE A DIE,
A LU PATRATERNE.
PARE DE NATU MUNNE ‘NDA STA TERRA:
SEMPLECETA’, CURRETTEZZA
E U CORE GRANNE.
U SACREFICIE PE ILLE IE’ DESTRAZIUNE
E A MESERIA QUASE U DEVERTE
PECCHE’ L’ARRECCHESCE:
LE FACE TANTE PUNTECIELLE D’ORE
TUTT’I I UORNE
C’U SENZAZIUNE E LE SIENTEMIENTE.
S’ASPETTE SULE UCCASIUNE DE SACREFECIE
E SAPE CA A TAGLIOLA DA VITA
IE’ SEMPE AMMUCCIATE.
A CUMPUSTEZZA CA SE DAIE,
PATRUNE D’OGNE SETUAZZIONE,
NU IE’ A CURE DI DULURE,
MA A SELUZIUNE P’ARRIVA’ ALLA FELECETA’.
U LUCANE :
IL LUCANO E’ UN PRINCIPE SENZA CASTELLI / E MERAVIGLIA IL FATTO CHE, / PUR SENZA CAVALLO, / SI FA TRASPORTARE DAL VENTO, / CAPACE DI ARRIVARE IN PARADISO / E, UNA VOLTA ARRIVATO, / CI SA RIMANERE. / HA L’ANIMO SEMPRE ACCESO / E L’IMPOSSIBILE NON LO SCORAGGIA. / SA COME RICEVERE LE PERSONE / TROVA SEMPRE LA BELLEZZA, / PURE TRA LE FOGLIE CHE CADONO / E LE LACRIME CHE PIOVONO / PER DOLORE, MA DA OCCHI DOLCI, / GLI OCCHI DEL LUCANO. / E’ FORTE / PERCHE’ SA CHE DIETRO AL BUIO / C’E’ SEMPRE IL SOLE. / VEDE LA VITA SEMPRE COLORATA / E PREFERISCE TACERE / E FA RICCO IL SILENZIO CON IL SORRISO. / COSI’ SI ASCOLTANO MEGLIO / I RUMORI DELLA NATURA, / SI COMPRENDONO MEGLIO / I DOLORI DEL PROSSIMO / E SI PUO’ MEGLIO LAVORARE. / IL PENSIERO LO FA ANDARE SEMPRE / LIBERO PER SUO CONTO. / QUESTA E’ LA PIU’ GRANDE FELICITA’ / PERCHE’ LO PONE PIU’ VICINO A DIO. / SEMBRA DI UN ALTRO MONDO: / SEMPLICITA’, CORRETTEZZA / E CUORE GRANDE. / PER LUI IL SACRIFICIO E’ DISTRAZIONE / E LA MISERIA QUASI LO DIVERTE / PERCHE’ LO ARRICCHISCE: / GLI FA TANTI PONTI D’ORO / GIORNO DOPO GIORNO / TRA LE SENSAZIONI E I SENTIMENTI. / SI ASPETTA SOLO OCCASIONI DI SACRIFICI / E SA CHE I TRANELLI DELLA VITA / SONO SEMPRE NASCOSTI. / LA COMPOSTEZZA CHE SI DA, / PADRONA DI OGNI SITUAZIONE, / NON E’ LA CURA PER I DOLORI / MA LA SOLUZIONE PER LA FELICITA’.